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venerdì 2 ottobre 2009

Servizi bancari e notizie economiche Art. 9

CARTE REVOLVING: GLI INTERESSI USURARI ACCERTATI DALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI TRANI SULLE CARTE DI DEBITO “AMERICAN EXPRESS”, NON SONO L’ECCEZIONE, MA LA REGOLA DI BANCHE “STROZZA FAMIGLIE”.
L’inchiesta della Procura di Trani sulle carte “revolving” dell’American Express, hanno messo in luce un meccanismo truffaldino di interessi che lievitavano oltre i tassi soglia fissati dalla legge antiusura,con un anatocismo che faceva aumentare i tassi della revolving card fino al 54,21 %,oltre il doppio dei limiti pur elevati 25,68 % consentiti dalla legge sull’usura per il credito finalizzato all’ acquisto rateale e tali tipologie di prestito.
Ma tenendo conto degli importi effettivamente addebitati a titolo di penale o di interessi di mora su una modesta rata non pagata, i tecnici della Guardia di Finanza hanno riscontrato rispettivamente un tasso che arriva fino al 251,2%, una mostruosità rispetto ai tassi civetta pubblicizzati che sono del 20,15% di Barclaycard; 17,23% di American Express; 17,52% di Carta Viva; il 16,65% di Carta Tiscali; il 16,49% di Carta Aura; il 15,50% di Clarima e Credit Tim.Il PM Michele Ruggiero della procura di Trani, che ora indaga con le ipotesi di concorso in truffa aggravata e usura i vertici di American Express Italia,il direttore Massimo Quarra ed il responsabile legale Francesco Fontana, ai quali sono stati notificati dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Bari due avvisi di garanzia, valuterà la richiesta di costituzione di parte civile al processo, che sarà avanzata dal vice presidente avv. Antonio Tanza, ( Adusbef ) del foro di Lecce.I consumatori che utilizzano tali strumenti pericolosi di debito come le carte revolving, devono essere messi in guardia, perchè si accumulano interessi nascosti che si ricapitalizzano, vera e propria manna per le società emittenti che fanno recapitare a casa carte con 3.000-4.000 euro da attivare e pronte per essere spese, confidando nel bisogno di famiglie impoverite che si indebitano ulteriormente entrano spesso in un tunnel senza uscita.Dovrebbe essere la Banca d’Italia e non le Procure a verificare se banche e società emittenti non rispettano la legge 108/96, provvedendo d’ufficio ad effettuare controlli preventivi degli archivi informatici in merito alle pratiche relative ai titolari delle carte;del software di gestione della carte di credito e del software del motore di calcolo dei tassi di interesse, spese e commissioni; ma anche della documentazione amministrativa (estratti conto, contratti, corrispondenza) relative ai clienti.
Ma ancora una volta la Banca d’Italia preferisce guardare alla stabilità del sistema bancario,a danno della concorrenza,del mercato e degli interessi dei consumatori.



CARTE REVOLVING.
-CHI LE CONOSCE, LE EVITA-

Consigli.
Ci siamo arrivati. “ Paga con una carta revolving, avrai uno sconto.
Ho da sempre cercato di mettere in guardia i concittadini contro i pericoli finanziari derivanti dall’utilizzo di carte revolving. Ma c’è ancora chi ritiene che il loro utilizzo altro non è che l’evoluzione del sorpassato acquisto a rate. La differenza è invece enorme; vediamo il perché.
La carta revolving permette non l’acquisto di un bene a rate, ma l’acquisto a rate di tutti i beni oggetto della nostra spesa. Nel primo caso, si è in grado di valutare l’impegno finanziario della rata. Con la revolving non si è assolutamente in grado di qualificare il peso finanziario delle spese che si vanno cumulando nel tempo.Con il vecchio acquisto a rate si era in grado di qualificare la quota aggiuntiva di carico sul reddito guadagnato. Con la revolving si continuano ad impegnare redditi futuri che si ritengono – falsamente – certi ed acquisiti.Con il vecchio acquisto a rate si valutava, perché conosciuto, l’impegno temporale dell’impegno. Con la carta revolving la valutazione non è possibile: finché il massimale non è raggiunto e finché si paga la quota, nessuno farà osservazione. Quando questa arriverà non sarà possibile chiudere il contratto se non pagando alte somme.Con il vecchio acquisto a rate l’incidenza del tasso era “pesato” dalla somma delle rate, cioè dal numero delle rate per l’importo della rata singola. Con la revolving il tasso può variare - lo decide il gestore - ma si continua a spendere (molto) ed a pagare (poco): finché il gestore non ci avrà in pugno. Se inadempienti, entreremo nell’elenco dei “cattivi pagatori” e ci vedremo chiudere tutti i canali del credito.
Con il vecchio acquisto a rate si poteva decidere di chiudere la partita rimborsando le quote residue, senza necessità di calcoli complicati. Con le revolving, non si sa mai con precisione la somma da versare per chiudere la partita: le somme che il gestore ci chiederà saranno quasi sempre impossibili, ci vedranno impotenti e dubbiosi. Quasi sempre si decide di proseguire con le spese, magari ripromettendoci una morigeratezza dal fiato corto.
Inoltre, si consideri che il tasso applicato alla nostra carta revolving varia dal 16 al 21 per cento su base annua. Oggi ci sono istituti di credito che offrono prestiti personali tra il 7 e l’8 per cento: dalla metà a tre volte più economico.“Sconto se si usa la carta revolving”; “compri oggi e paghi fra due anni”: facciamo il vuoto attorno a chi vuol farci credere che le eventuali nostre entrate di domani son già oggi nelle nostre casse e contro chi vuol imporci una ferrea ipoteca sui nostri redditi futuri.
Raccomandazione: quando sottoscrivete il contratto per una carta di credito, fate molta attenzione: chiarite con puntualità il tipo di carta da voi richiesto: in caso di silenzio, potreste ritrovarvi a vostra insaputa “titolare” di una carta revolving mentre pensavate di entrare in possesso di una normale carta di credito, con addebito mensile di tutte le spese fatte. Ci vuole pazienza, sono così convenienti!.

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