Meet...Mitumba - Art. 9

ciao a tutti.
L'altra sera stavo bevendo in compagnia di amici in un bar di qualche paese e ascoltando di sfuggita le chiacchere di alcuni avventori mi sono imbattuto in un discorso che potrebbe sembrare anti-umanitario. Questi dicevano infatti che è inutile dare i vestiti alle associazioni umanitarie perché tanto non arriveranno mai.. Non è un concetto campato per aria o appeso a qualche luogo comune. Un volontario di AssMitumba tornando da un viaggio in Bolivia ci ha raccontato di aver girato tra le bancherelle di mercati del centro di una città dove venivano venduti vestiti occidentali (degli USA) e la guida spiegava che ci sono associazioni che spacciandosi per umanitarie intercettano le donazioni di chi vuole aiutare il terzo mondo e le rivendono ai mercatini lucrando non poco.
Questo post lo scrivo per suggerirvi un documentario di Raffaele Brunetti dal nome "Mitumba The second Hand-road" che ha vinto vari prestigiosi premi come il Globo d'oro 2006. Viene qui raccontata la storia di una maglietta da calcio di un bimbo tedesco che fa il giro del mondo (e fa aumentare i guadagni di alcune persone) prima di arrivare ad un bambino africano. Ed è sempre in questo documentario che si trovano spunti interessanti per molte riflessioni come, per esempio, il fatto che secondo molti africani i vestiti donati dall'occidente erano di "bianchi ora morti" perché ritengono inconcepibile cambiare i vestiti per un semplice cambio di moda!!
Nelle grandi tragedie purtroppo c'è sempre chi non riesce a fare a meno di trovare il modo di guadagnare in questi modi. Lo abbiamo visto anche in Abruzzo.
Vi lascio con il trailer di questo documentario.

http://www.youtube.com/watch?v=HsLv6O9r0fw