Terzo intervento di Valeria sulla questione Colombiana:
Ad agosto è stato concluso un accordo di cooperazione tra gli Stati Uniti e la Colombia, il quale permette l’utilizzo da parte americana di 5 basi miliari nel territorio colombiano.
Verranno messe a disposizione statunitense in primo luogo le 3 principali basi della Forza Aerea Colombiana, una delle quali si trova a soli
Lo scopo di questo accordo colombo-americano è ufficialmente la lotta ai cartelli della droga, al narcotraffico e alle Forze Armare Rivoluzionarie Colombiane (FARC). Si parla di 40 milioni di dollari versati nelle casse colombiane in cambio dell’utilizzazione delle basi per i prossimi 10 anni, e dell’aumento di soldati americani da 600 attuali a 1400.
L’unico ad essere soddisfatto dall’accordo è però il presidente Uribe, perchè il popolo colombiano protesta, marcia e manisesta dall’annuncio della futura cooperazione con gli Stati Uniti.
Che sia intenzionale o no, la presenza di più militari americani sul suolo colombiano rafforzerà il controllo degli USA sulla Colombia, l’influenza sull’intera regione e, per molti, costituisce solo un pretesto per poter garantire l’espropriazione di immense risorse naturali come il petrolio, l’acqua, i minerali e, soprattutto, per garantire un implemento di leggi che andranno a favorire le imprese americane.
Inoltre, secondo le dichiarazioni di un militare colombiano, l’intenzione sarebbe di trasformare il paese sudamericano in un hub per le operazioni militari americane.
I colombiani comunque non sono gli unici ad essere profondamente insoddisfatti dall’accordo: le tensioni con i paesi vicini infatti continuano a crescere, specialmente con Venezuela ed Ecuador; il presidente Chavez ha dato ordini di rivedere le relazioni diplomatiche con la Colombia ed, inoltre, ha affermato che "questo patto militare inizia a far soffiare venti di guerra" e d'accordo con lui è anche il presidente dell'Equador Correa.
Ecuador e Colombia hanno rapporti tesi dal marzo 2008, quando l’esercito colombiano ha sorpassato il confine senza alcuna autorizzazione per colpire un campo delle FARC, mentre le relazioni con il Venezuela si sono inasprite dopo la scoperta di armamenti di origine svedese in un campo delle FARC, donati dallo stesso esercito venezuelano.
Non solo la presenza americana in Sud America non è generalmente ben vista, ma rischia di intaccare irrimediabilmente i rapporti tra gli stati latinoamericani stessi e la stabilità della del territorio. Solo il Perù si è schierato favorevolmente dalla parte dell’accordo, gli altri stati invece temono una Colombia più sicura e aggressiva.
Il presidente Uribe dal canto suo ritiene l’accordo indispensabile per infliggere duri colpi alla guerriglia e al narcotraffico, oltre a “garantire la continuità nell’era di un più forte Piano Colombia”, riferendosi al patto che ha fornito al governo colombiano più di 6 miliardi di dollari per il rafforzamento politico e militare.
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