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sabato 17 ottobre 2009

Giornalismo alla sbarra - Art.13

Villa docet. Il Gabriellone de "Il Giornale" sforna il suo articoletto settimanale contro la solita trasmissione faziosa chiamata Annozero,e contro il suo conduttore , Michele Santoro, i suoi soliti prodi seguaci che non han di meglio da fare che autolesionarsi, prendersi querele su querele, rischiare di rimetterci pure i soldi, per chissa' quali strani obbiettivi.

La noiosa cantilena dei giornalisti che rischiano per guadagnare piu' soldi e' fuori da ogni senso.
Il "rischio", nella sua accezione piu' concreta, non dovrebbe esistere per i giornalisti in un paese con liberta' d'informazione.
Ragioniamoci per gradi:
- Se esiste una democrazia totale e incondizionata, il lavoro di cronaca e di analisi giornalistica non viene in alcun modo toccato ne' condizionato.
-Se coloro che svolgono questo mestiere sono , quindi, invulnerabili e incondizionabili, hanno la possibilita' di scrivere cio' che vogliono, sempre nei limiti delle leggi che permangono in Italia.
- Se, quindi, non temono, non corrono rischi.
Per questo breve ragionamento possiamo capire come questo mito del giornalista opportunista sia una boriosa castroneria usata ad hoc per screditare ottimi reporter o quant'altro.

Ma torniamo al dipendente del Presidente del Consiglio ( e' sempre piacevole ricordare come ci sia chi scrive raccontando pregi e difetti di persone, se non fosse che una di queste persone lo paga. Se uno + uno fa due, facile pensare che assecondare il volere del proprio datore di lavoro non sia una cattiva idea, ma questi sono incisi a se' stanti) che si indigna prepotentemente contro un programma atto a " risucchiare tutto il contrario di tutto".
Forse a Villa non hanno spiegato come si definiscano le trasmissioni di inchiesta e quindi il conseguente giornalismo d'inchiesta. Qui non si risucchia un bel nulla, si cerca , piuttosto , di mettere in ordine tasselli di un puzzle fatti svolazzare per evitare di capire cosa rappresenti la figura in questione.

Forse Villa non ricorda che il Presidente della Repubblica ha sempre rispettato la sua funzione di "super pares", arrivando a conclusioni che sovente erano pure contrarie all'opposizione che dovrebbe fare la Sinistra italiana. Se andassimo a prendere tutte le leggi vergogna velocemente sottoscritte da Napolitano, verrebbe da credere a tutto tranne che sia un uomo pericolosamente di sinistra, come vaneggia Villa.

Forse Villa non vuole ammettere di vergognarsi pure lui di fronte alla situazione mentale estremamente precaria del suo padrone, e vorrebbe farci credere per l'ennesima volta che Sir Berlusca detiene all'incirca un buon 70 % dell'elettorato. Balle. Il misero 35 % delle ultime elezioni europee lo pone davanti ad una maggioranza relativa, che per altro si pone come vincitrice soltanto perche' il PD non fa il suo dovere riuscendo a perseguire gli stessi fini di Idv, e quindi precludendo un'unione che di fatto sarebbe ovvia. 26 % Pd, 8% Idv, i conti sono fatti. L'Italia e' totalmente divisa. La "deriva pericolosa" di cui parla Bersani e' quanto mai centrata, poiche' il Cavaliere sta mostrando, come sempre d'altronde, un'impareggiabile capacita' di ribaltare una realta' scontata.
Vuole farci credere che il mondo dei giornali e delle televisioni sono contro di lui, aiutate da una stampa estera di sinistra. Incubi.

Spiace ancora tirare per le orecchie Villa, poiche' dalla strage di Mafia al Lodo Mondadori le sentenze sono gia' quasi tutte parzialmente scritte, e i fatti non lasciano molto da commentare. Sono impietosi e sadici. Non lasciano replicare.
I pistolotti di Travaglio se li e' visti solo lui, e in tutto sto turbinio di mezze frasi, Travaglio rimane l'unico a narrare le dinamiche in modo netto e semplice.

In conclusione, vorrei chiedere al Gabriellone di trovarmi un giornalista straniero che non sia uno sporco comunista e che ci possa deliziare di sperticati elogi nei confronti del nostro Capo del Governo.
Sarebbe squisitamente piacevole sentire un bel giornalista inglese, o meglio uno francese o spagnolo venirci a raccontare l'operato piu' efficente e produttivo degli ultimi 150 anni.

Magari spiegherebbero al signor Villa che tra un funzionario del Pd che sbotta in un'idiota proposta di killeraggio e il Presidente del Consiglio implicato in processi che verranno salvati soltanto dalla prescrizione perche' in caso contrario sarebbe galera, esiste una sottile differenza: il grado istituzionale.

Anzi no, ne esiste anche un'altra: il primo si e' immediatamente dimesso , con tanto di dovute scuse, per la sua demente richiesta, l'altro sembra abbia ancora molto da governare.
Mentre Santoro toglie il disturbo per ripartire giovedi prossimo, ahi Villa, a rompere le balle a sto 70% di elettori affezionati al miglior Presidente dall'unione dell'Italia, lui dovrebbe cercare di pensare che il suo padrone e' soltanto un editore. Perche' se poi scopre che e' pure al vertice del Governo, magari si accorge che qualcosa non va, e magari inizia a porsi strane domande, sempre se conosca il significato di conflitto d'interessi.

Chissa' mai come ne uscirebbe. Comunista di certo, sputtanatore da valutare.

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