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giovedì 17 settembre 2009

Meet....Mitumba - Art. 8

Ricordo che un giorno,durante una delle nostre riunioni qualcuno disse che sperava che l'anno dopo non ci fosse più bisogno dell'associazione Mitumba: questo significherebbe infatti che la baraccopoli kenyota non è più tale e che i suoi abitanti hanno finalmente la possibilità di una vita e pure dignitosa.
Aspettando e sperando che ciò avvenga veramente a Mitumba, mi ha dato nuovo incoraggiamento la notizia di ieri, che annuncia: " Kenya: promised land for Kibera residents". In altre parole ai residenti di Kibera (stimati intorno al milione), il più grande slum
sub-Sahariano
, saranno fornite nei prossimi 5 anni delle piccole case che sorgeranno nelle vicinanze dell'attuale baraccopoli. Le condizioni all'interno dello slum, in quegli ammassi di fango che si fingono case e lamiere che si fingono tetti ci sono noti..per i loro residenti sarà dunque un bel passo in avanti avere acqua, elettrictà e condizioni igieniche migliori. Questo progetto di "promozione" della zona è portato avanti dal Governo stesso in collaborazione con United Nations Centre for Human Settlement (UN- HABITAT). Oltre ai miglioramenti degli standards di vita, è molto importante come i lavori di costruzione diano occupazione agli abitanti stessi di Kibera.
Nota negativa e che spesso ignoriamo è che per qualcuno, bella o brutta ormai quella è la sua vita, la sua casa e cambiare diventa un atto di forza non voluto: i Numbians si proclamano gli originari abitanti di Kibera e hanno paura a lasciare lo slum. Temono in questo modo di perdere le proprie tradizioni e che la vita nelle nuove case sia per loro, abituati a vivere con meno di un dollaro al giorno, inaccessibile.


P.S.: "Ogni dimora è un candelabro dove ardono in appartata fiamma le vite."
(J. L. Borges)

1 commento:

Alain ha detto...

Speriamo sia di buon auspicio! Questi avvenimenti dovrebbero accadere più spesso...ma momentaneamente mi accontenterei se questo progetto andasse in porto e portasse una qualità di vita davvero migliore agli abitanti di Kibera! Incrociamo le dita!

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