In Italia i banchieri non pagano mai.
Mentre in tutti i paesi colpiti dalla crisi per precise responsabilità di banche,agenzie di rating ed omessa vigilanza delle autorità preposte,si pongono limiti ai favolosi stipendi,prebende e stock option dei banchieri, non solo quelli che hanno richiesto i Tremonti bond ed in Francia, il presidente Nicolas Sarkozy ed il Ministro delle Finanze Christyn Lagarde,oltre a porre un limite ai super bonus intascati perché direttamente proporzionati e legati alle piramidi finanziarie ed alla creazione del denaro dal nulla, propongono di istituire un malus,una sacrosanta penalità nel caso,come è accaduto negli ultimi due anni,invece dei guadagni il loro modus operandi dovessero generare perdite o peggio ancora frodi e truffe seriali a danno dei risparmiatori, in Italia il Governatore della Banca d’Italia ed il ministro Tremonti, sotto scacco dei signori banchieri che sono i veri padroni dell’informazione, non hanno prodotto alcunché per riportare etica, trasparenza, moralità e responsabilità, nel mondo dorato ed irresponsabile delle istituzioni creditizie.Dove sono i gazzettieri di turno che con la consueta enfasi priva di qualsivoglia obiettività nell’informazione pubblica,avevano cantato le lodi del Governatore Mario Draghi che si preparava – bontà loro- a varare un giro di vite sugli stipendi d' oro delle banche italiane ? La Banca d' Italia – scrivevano- prima authority monetaria al mondo a prendere un' iniziativa di questo genere - renderà note le nuove istruzioni sulle remunerazioni dei vertici del credito nazionale, per introdurre nuove regole che impediscano ai manager «di assumere più rischi del necessario». La moral suasion di via Nazionale dovrebbe riguardare tutti gli aspetti delle buste paga dei grandi banchieri di casa nostra per scoraggiare quell' ottica del "mordi e fuggi" che ha portato a gonfiare la redditività a breve termine con gli strumenti drogati della finanza strutturata, a scapito della solidità del sistema.Il governatore aggiungevano le acritiche note - nel suo ruolo di presidente del Financial stability forum –ha appena varato un pacchetto di suggerimenti di questo tipo anche a livello mondiale, mentre non è invece ancora chiaro quali saranno i paletti alle remunerazioni dei dirigenti di banche che faranno ricorso ai Tremonti-bond,perché anche in questo caso si dovrebbe fare riferimento non a limiti, ma a un codice etico i cui contorni però non sono stati definiti. Che fine hanno fatto quelle solenni promesse dei Draghi e dei Tremonti per limitare stipendi, bonus e stock option dei signori del credito richiamandoli alle loro responsabilità anche per le avventate concessioni del credito ai loro compagni di merende,come nel caso del salvataggio di Risanamento a spese dei depositanti,che rappresentano uno schiaffo in faccia a centinaia di migliaia di lavoratori che anche in Italia, hanno perso o perderanno il loro posto di lavoro nel settembre più nero del dopoguerra e che dovranno indebitarsi perfino per acquistare i libri a rate per mandare i figli a scuola ?
Ai posteri l' ardua sentenza.
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