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venerdì 18 settembre 2009

Pensare Globale, Agire Locale - Art. 8 e Art. 9

Articolo 8 - Il parcheggio a Verona


Aspettando che l'Uomo si decida a ridurre gli autoveicoli in circolo nelle strade, o che per lo meno ne migliori/cambi la tecnologia o le modalità per far diminuire traffico, smog ed inquinamento acustico, ci troviamo e ci troveremo sempre di fronte al grosso problema del parcheggio. Trovare un posto auto, soprattutto nei centri abitati, è spesso una problematica non indifferente, specie nelle serate ricche di eventi e manifestazioni.

Sul sito del Comune di Verona è possibile trovare un aggiornamento in tempo reale sulle disponibilità dei vari parcheggi nella città di Verona. Utile direi. Alcuni di questi sono liberi, la maggior parte a pagamento. Se a questi aggiungiamo i posti che si trovano direttamente per le vie della città sembrerebbe plausibile credere che ci sono parcheggi a sufficienza per far fronte alla richiesta di cittadini e turisti.

Peccato che girando per le vie del centro, zona via Valverde-via Marconi, ci si renda conto che la questione parcheggio è tutt'altro che la descrizione di un semplice flusso di macchine uscenti ed entranti, senza attese, senza soste in doppia fila.




Ho notato che non esistono, o quando esistono vengono poco usate, aree di carico-scarico vere e proprie per trasporto merce. E' così che spesso e volentieri mi sono ritrovato di fronte a scenari di questo genere:


Chi volesse segnalare "parcheggi selvaggi" come quelli che vedete in queste foto scriva pure a fratellipolemici@gmail.com inserendo nome, provenienza (quartiere, borgo, paese) e foto. Se le partecipazioni saranno molte credo ci possano essere le condizioni per fare reclamo al comune di verona.

Articolo 9 - L'arte dissacrante

Un articolo apparso sulla versione online de "L'Arena", dal titolo "Tosi contro il dipinto di Veneziano - «Un'opera chiaramente blasfema»", mi ha fatto riflettere ancora un po' sulla tematica arte-satira-censura.

Dopo la denuncia contro Paunescu, il sindaco di Verona Flavio Tosi ritorna all'attacco delle arti oltraggiose e questa volta, vittima delle sue critiche, è stato il quadro definito "blasfemo" di Giuseppe Veneziano. Il quadro rappresenta la Madonna e Gesù bambino, che però viene dipinto con i tratti somatici di Hilter. Non a caso il titolo dell'opera è "La Madonna del Terzo Reich".

Veneziano ha sempre dipinto con questa vena ironico-provocatoria ed ha spesso rappresentato personaggi storici del presente e del passato in ambiti di fede e non.
Tosi, però, non ha gradito il cattivo gusto del pittore e ha esternato il suo disappunto parlando di "un'opera blasfema", "un'opera che offende la religione cattolica". Se fosse dipeso da lui, quel quadro sarebbe stato coperto, censurato.

Ma quindi mi e vi chiedo: quando è giusto censurare l'arte? Sia essa musica, cinema, pittura, poesia, satira ecc...

Io credo che non si debba mai censurare quando l'opera rappresenta l'elaborazione critica di un fatto, personaggio o di un'ideologia. L'arte, fin dai tempi antichi, ha sempre fatto emergere i tabù della società spalancando le porte alla libertà di espressione.

Aforismi sull'Arte...

Albert Camus:
L'arte contesta il reale, ma non vi si sottrae.
Paul Gauguin: L'arte è o plagio o rivoluzione.
Ugo Foscolo: L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
La satira è una forma libera del teatro che storicamente e culturalmente
, ricorda Luttazzi," risponde ad un'esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano"

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