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mercoledì 4 novembre 2009
Ri-Passaparola - Art.19
Riflettiamo sulle vicende.
Proviamo a capire cosa si nasconda dietro una triste faccenda di trans. Cerchiamo di convincerci che l'argomento di cui si dovrebbe discutere non sia semplicemente che Marrazzo, ex governatore del Lazio, va con i viados con accanto sniffatine di coca.
Inoltriamoci nel problema.
Poniamo come primo aspetto l'attuazione di disparati reati da parte dei quattro carabinieri furbetti che si sono permessi di fare irruzione in quella casa dove era Marrazzo.
Comprendiamo che non potevano farlo e che probabilmente ora non ne sapremo nemmeno nulla, a meno che la sua teorica tossico-dipendenza condizionasse chiaramente la sua condotta.
Ora facciamo un passo avanti.
Questo video-tape girato, il quale era non pubblicabile per ragioni ovvie ( poiche' un video dove vengono chiaramente commessi gravi reati non sara' mai pubblicato), viene subito usato dai quattro carabinieri delinquenti per avere contatti con alcune istituzioni, e guarda a caso con organi berlusconiani, filoberlusconiani o addirittura con lui stesso.
Tutti questi organi, nonche' personaggi vicini al Cavaliere ( vedi Feltri che venne a conoscenza del video in estate, vedi gli Angelucci editori di Libero e proprietari di cliniche), non si sono sognati , dopo la visione del video, di denunciare le chiare infrazioni commesse da questi furbetti.
Perche'? Perche' siamo nell'Italia del ricatto. Infatti , invece di non ragionare e denunciare il tutto, lor signori hanno pensato bene di ragionare sul da farsi e nel frattempo facendo girare queste immagini ( tutt'altro che interessanti da un un punto di vista politico) attendendo una pia decisione.
Nel frattempo pero' gli Angelucci avrebbero i loro vantaggi nell'impossessarsi del video poiche' Marrazzo sarebbe ricattabile e potrebbe fare gli interessi degli editori di Libero.
Ancora piu' interessato e' Berlusconi, in quale nell'inizio autunno viene a sapere di questo video. Lo guarda, e chiama Marrazzo dicendogli che il pacchetto video e' al sicuro, e lo consiglia nell'immediato a rivolgersi ad un'agenzia, che poi sara' l'agenzia Masi, per comprare e far sparire il video.
Succede poi che la trattativa fallisce perche' nel frattempo i carabinieri seri del Ros intervengono per arrestare i carabinieri e sequestrare il video.
Meglio cosi, poiche' se non fosse stato scoperto, Marrazzo sarebbe rimasto al suo posto ma con una ricattabilita' assolutamente disastrosa. Sarebbe diventato pedina marionetta della fazione politica opposta.
Travaglio conclude con la citazione di due articoi penali che incastrerebbero subito Berlusconi e lo metterebbero per l'ennesima volta di fronte ad infrazioni penali della legge, come se fosse un caso.
Eccoli:
"chi, al fine di procurare a sé o a altri un profitto, acquista, riceve o occulta cose provenienti da un qualsiasi delitto o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere o occultare, è punito con la reclusione da due a otto anni"
"il pubblico ufficiale il quale omette o ritarda di denunciare all’autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio, o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da 30 Euro a 516 Euro. La pena è della reclusione fino a un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di Polizia Giudiziaria"
Peccato che Berlusconi sia proprio un pubblico ufficiale ricoprendo una carica istituzionale.
Non diteglielo ai magistrati comunisti, potrebbero indagarlo.
Ri-passaparola
P.S: Ricostruzione della vicenda in maniera organica e precisa:
Articolo
Immagine tratta http://www.giornaledellalibreria.it e fotomontata da fratellipolemici
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