Leggi la tua rubrica preferita

Soggetto ad eventuali modifiche in settimana:
"
Appuntamenti della settimana"
A cura di Gloria:
"Questioni migranti"
A cura di Linda:
"Meet...Mitumba"
A cura di Franck:
"Giornalismo alla sbarra"
A cura di Alain:
"Missione Pianeta Verde"; "Pensare Globale, Agire Locale"
A cura di Massimo :
"
Servizi bancari e notizie economiche"
A cura di Daniele:
"Il Pianto ed il Riso"
A cura di ForumGiovaniVr:
"Filo Diretto Con i Giovani"
A cura di Valeria:
"Sudamerica es pasion"
A cura di fratellipolemici:
"Video della settimana precedente"

Buona lettura
___________________________________________________

sabato 29 agosto 2009

Ri-Passaparola - Art.9


Mafia e politica. Il binomio trasveralmente incompatibile ma che ancora una volta mostra una fitta rete di intrecci che pian piano sta venendo a galla.

Questo l'argomento del Passaparola di Lunedi scorso di Travaglio, il quale ci aggiorna sulle ultime dal processo in cui è stato sentito Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso Vito.

Mister Massimo ha rilasciato dichiarazioni tutt'altro che morbide e tutt'altro che indolori , lasciando spiragli , ipotesi e tanti pensieri su come andarono effettivamente le cose.

Intanto ha datato le prime trattative tra i carabinieri del Ros ( capitano De Donno e colonnello Mori ) con il padre tra le due stragi, quindi tra Capaci e Via d'Amelio.
La cosa è tutt'altro che ininfluente, visto che potrebbe aprire molte ipotesi oggi ancora inesplorate poichè si era sempre ritenuto che le "collaborazioni" fossero decollate dopo entrambe le stragi.
Qui nasce il dubbio che qualcosa avvenga tra le due, quindi la necessità di eliminare Paolo Borsellino, che a sua volta si stava proprio occupando di questi affari.

Prosegue poi Massimo Ciancimino dichiarando esplicitamente le intime relazioni tra suo padre e Bernardo Provenzano, e ciò dimostrerebbe perchè Totò Riina sia rimasto ad un certo punto senza "difese" e sia stato quindi catturato dalla polizia.

Cattura che sarebbe potuta avvenire anche per Provenzano nel '95, sotto l'attenta osservazione del colonnello Riccio, il quale però misteriosamente non venne ascoltato e seguito.

Ma questo è solo l'inizio. Per trattare con il mondo politico, Ciancimino senior e i suoi colleghi mafiosi pretesero garanzie.
Le garanzie, per una buona dose di sicurezza, arrivarono sia dalla destra che dalla sinistra.
I due rappresentanti politici che trattavano furono individuati in Nicola Mancino e Luciano Violante.

Purtroppo per loro, la trattativa immediatamente subisce uno stop, dovuto all'arresto nel '92 di Vito Ciancimino, e a quel punto si apri la famosa trattativa con il partito nascente del tempo, Forza Italia, con Marcello Dell'Utri tramite.

A questo punto sono da valutare le dichiarazioni e le asserzioni dei due imputati politici in questi loschi affari.
Nicola Mancino nega continuamente di aver incontraro Paolo Borsellino , " al massimo gli ho stretto la mano", come se Borsellino fosse uno da riconoscere a malapena.
Violante, invece, dopo 17 anni di silenzio, riappare sulla scena giudizia affermando che effettivamente il colonnello Mori gli propose incontri con Ciancimino, ma lui rifiutò più volte.

Nascono forti dubbi su queste presunte dimenticanze, pochè ai tempi Violante era Capo della Commissione Antimafia, e con i suoi poteri poteva aprire immediate indagini e fare ciò che voleva per capire dove andavano a parare queste proposte di Mori.

Infine, altri due episodi lasciano grossi margini di riflessione su queste pericolose vicende: le contraddizioni di Giuseppe Ayala e il telefono di Ciampi , presidente del Consiglio nel '93, manomesso.

Nel primo caso Ayala afferma ad una giornalista , con la registrazione audio, che Mancino gli aveva fatto vedere sulla sua agenda l'incontro fissato con Borsellino, mentre in aula afferma di essersi sbagliato con improbabili retromarches.

Nel seconda caso, accadde che Ciampi scrisse che il suo telefono presidenziale era stato manomesso, e vide strani giri al largo della sua casa a Santa Severa, ed erano probabilmente mafiosi lamentosi del carcere duro appena istituito per loro.

Sembra, quindi, si stiano aprendo interessanti spiragli in una vicenda tutt'altro che passata, e soprattutto, come conclude Travaglio, i protagonisti di allora sono ancora tutti qui, vivi e vegeti.

Lo scarica-barile non funziona. Si preparino tempacci.

Ri-Passaparola

Foto tratta da http://www.carabinieri.it e fotomontata da fratellipolemici.

( Come già detto da mio fratello, ci scusiamo per i giorni in cui non sono usciti i nostri articoli. Questo doveva essere presentato martedi scorso)

Nessun commento:

Logo fratellipolemici

Aggiungi i fratellipolemici sul tuo blog

Per aggiungere il logo dei fratellipolemici sul tuo sito/blog copia il seguente codice:




PARTECIPA ALL'INIZIATIVA FREEBLOGGER ANCHE TU:
Partecipa a freeblogger su beppegrillo.it