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giovedì 20 agosto 2009

Filo diretto con i giovani - Art.7

Ecco il discorso di John Elkann riguardo alle nuove prospettive offerta/università/ lavoro, strettamente collegate alla fondazione Giovanni Agnelli che si occupa specificatamente di questo ambito.

Le parole, i dati riportati, le statistiche analizzate sono più che mai interessanti e soprattutto da sensibilizzare in modo deciso.

L'inizio è illuminante: tre aspetti fondamentali sono cambiati: i giovani stessi, l'università nella sua strutturalità, efficienza e qualifica, e il mondo del lavoro, sempre più specializzato e sempre meno generalizzante.

Si pone poi l'accento su un'altra problematica presente in maniera preponderante nei ragazzi di oggi: la scelta più o meno personale, matura e cosciente.

Inutile dirlo. Siamo fortemente influenzati dai contorni familiari, dalle amicizie, da idee vaghe e spesso erronee che fuorviano senza dubbio.
Lo ribadisce John Elkann, quando afferma che "la
decisione sia presa non di rado dagli studenti alla luce di informazioni scarse,
imprecise, schiacciate sul presente. Impressioni, spesso elaborate in ambienti
“non esperti” e in tempi compressi, finiscono per orientare le scelte."

Accanto a questo, va precisato che dal loro canto le università propongono sempre più orientamenti estremamente approfonditi, precisi e di informazione ammagliante.
Ma tutto questo non va di pari passo con le fortissime convinzioni sociali e familiari che rendono ogni prossimo universitario incatenato in una scelta quasi già presa.

L'Ocse dice che , oltre ad una media bassissima di laureati scientifici ( 900 in Italia, 2700 in Francia), siamo anche poco coerenti con le scelte precedenti nel momento in cui intraprendiamo il lavoro.

Qui subentra il grosso problema della mancanza di disponibilità lavorative, la lista d'attesa per avvocati, e invece il bisogno morboso per ingegneri.
E' un problema tipicamente italiano, poichè , pur registrando un buon incremento di ragazzi intenzionati a cominciare carriere scientifiche ( vedi aumento di facoltà come biologia, chimica e informatica), il sistema degli atenei italiani non riesce a sottolineare adeguatamente questo cambio di tendenza degli ultimi anni , lasciando quindi precario e dubbio questo positivo aumento.

In definitiva, il discorso di John Elkann ha tutte le ragioni di essere sottoscritto, letto nella sua interezza e valutato secondo più prospettive, considerando l'attenta analisi sui profondi mutamenti temporali, accanto all'inadeguatezza diffusa in Italia dell'università, forse per mancanza di fondi.

Vi lascio un altro curioso cambio di tendenza che riguarda direttamente il mondo rurale e quello cittadino e ha sicuramente del sorprendente.

QUANDO I GIOVANI SOGNANO DI ABITARE IN CAMPAGNA…. DATI CURIOSI DELLE NUOVE TENDENZE ITALIANE



Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità.(Ezra Pound)

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