Romeo Lo scambio dei nostri voti di fedele amore.
Giulietta Ti ho dato il mio prima che tu me lo chiedessi, e vorrei che ancora fosse da dare.
Romeo Te lo vorresti riprendere? Per quale motivo, amore?
Giulietta Per dartelo ancora, e a piene mani. Io desidero solo quello che ho: una generosità sconfinata come il mare è la mia; e profondo più del mare è il mio amore. Più do a te, e più ho io, perché sono inesauribili la mia generosità e il mio amore."
William Shakespeare - Romeo e Giulietta – atto II, scena II.
Verona città dell'amore....clandestino.
Le norme del "decreto sicurezza", in vigore dall'8 agosto 2009, sono state applicate senza indugio e con un probabile pizzico di soddisfazione dal sindaco leghista Flavio Tosi.
Dopo l'abominevole reato di clandestinità ora, dall'entrata in vigore del decreto, si può rendere clandestino (e quindi illegale) pure un matrimonio, un po' come se l'amore avesse una nazionalità o necessitasse un permesso di soggiorno per esistere.
E così "su 22 matrimoni civili che avrebbero dovuto essere celebrati a Palazzo Barbieri da sabato scorso, giorno in cui sono entrate in vigore le norme del cosiddetto pacchetto sicurezza, la metà sono saltati." (tratto dall'Arena).
L'intento "ufficiale" della maggioranza è quello di evitare le "unioni di comodo", ossia quei matrimoni celebrati soltanto per una questioni d'interesse, sia esso economico che semplice mezzo per ottenere la cittadinanza italiana. Certo, ci saranno anche le unioni di comodo, ma non mi sembra questo il modo di risolvere la questione: vietare tutti questi matrimoni è rovinare le nozze a tanti (probabilmente la grande maggioranza) semplici innamorati.
Il sindaco veronese, ospite a "Unomattina", commenta le prime conseguenze così: "Finora quasi la metà dei matrimoni tra stranieri o tra italiani e stranieri sono saltati. Se siano nozze di convenienza non so, sicuramente molte sono d'amore, ma portare a termine un atto di stato civile con una persona clandestina era una stortura tutta italiana". Qui addirittura non importa se sono davvero matrimoni di comodo, l'importante è che i clandestini non possano sposarsi, tanto per tornare a quel capolavoro del reato di clandestinità. Durante la stessa trasmissione la risposta di un giornalista di Famiglia Cristiana (non sto quindi nemmeno parlando di un giornalista de "La Repubblica" o de "L'Unità" o ancora del Manifesto) rovina un po' la festa a Tosi bociando su tutta la linea "i provvedimenti strumentali di chiaro sapore politico che non risolveranno il problema delle nozze truffaldine, e che saranno spazzati via dalla Consulta. Ma intanto avranno consentito alla Lega di raccogliere il consenso per portare Tosi alla presidenza della Regione Veneto."
Approfondimenti:
da l'Arena, da "La Repubblica" 1, da "La Repubblica" 2, da "La Repubblica" 3, da "La Repubblica" 4,
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