L'argomento è lo sciopero dei bloggers, quelli liberi, a cui hanno partecipato anche i fratellipolemici per la libera circolazione cibernetica.
Tutto per il decreto Alfano che ha del grottesco e dell'incostituzionale.
A quanto pare , però, per il Corriere della Sera questo sciopero non ha particolare rilevanza. Non si trova alcuna notizia a riguardo, segno del disinteresse all'argomento più totale e incondizionato, chissà.
La Repubblica, con l'appoggio dell'Espresso, segnala la manifestazione e ne espone i profondi pericoli a livello pecuniario che potrebbero investire chi vuole continuare a fare informazione, quella vera.
Mentre il Sole24ore sceglie la linea del Corriere, Filippo Facci, spiritoso giornalista de "Il Giornale", condannato per diffamazione e sempre dedito a scrivere il contrario della verità, tipico del suo editore, denigra in maniera sbarazzina questo sciopero facendo passare una moltitudine di cittadini italiani interessati ad informarsi come una massa di ignorantoni che hanno l'unica ambizione di fare la voce grossa.
A fare la voce grossa, di certo, lui non ne è capace. Ciò che sa ben fare è l'opera di demonizzazione dell'opposizione al suo padrone (dico Silvio Berlusconi, non di certo Paolo), e a rendere patetica le azioni altrui, rendendosi in realtà ridicolo alla sola lettura dei suoi articoletti salva-premier.
Che parli di "vittimismo" e di "tonalità insopportabilmente apocalittiche" non è certo una novità
Abituato , come l'avvocato Ghedini, a scontrarsi con le azioni pretestuose e arroganti del loro padrone, oramai sono ben avvezzi a caricarsi il groppo sulle spalle e a munirsi di improbabili scudi protettivi per lor signore.
Del resto si sa, 76esimi nel ranking mondiale per libertà, non ci possiamo permettere molto di meglio.
P.S: Vi allego un sito molto interessante sul diritto alla rete: Diritto alla rete (che abbiamo già avuto modo di consigliarvi nei post passati e nella colonna a destra del blog)
Mentre il Sole24ore sceglie la linea del Corriere, Filippo Facci, spiritoso giornalista de "Il Giornale", condannato per diffamazione e sempre dedito a scrivere il contrario della verità, tipico del suo editore, denigra in maniera sbarazzina questo sciopero facendo passare una moltitudine di cittadini italiani interessati ad informarsi come una massa di ignorantoni che hanno l'unica ambizione di fare la voce grossa.
A fare la voce grossa, di certo, lui non ne è capace. Ciò che sa ben fare è l'opera di demonizzazione dell'opposizione al suo padrone (dico Silvio Berlusconi, non di certo Paolo), e a rendere patetica le azioni altrui, rendendosi in realtà ridicolo alla sola lettura dei suoi articoletti salva-premier.
Che parli di "vittimismo" e di "tonalità insopportabilmente apocalittiche" non è certo una novità
Abituato , come l'avvocato Ghedini, a scontrarsi con le azioni pretestuose e arroganti del loro padrone, oramai sono ben avvezzi a caricarsi il groppo sulle spalle e a munirsi di improbabili scudi protettivi per lor signore.
Del resto si sa, 76esimi nel ranking mondiale per libertà, non ci possiamo permettere molto di meglio.
P.S: Vi allego un sito molto interessante sul diritto alla rete: Diritto alla rete (che abbiamo già avuto modo di consigliarvi nei post passati e nella colonna a destra del blog)
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