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giovedì 31 dicembre 2009
martedì 29 dicembre 2009
Ri-passaparola - Art.24
Massimo D'Alema chiede di sapere quali inciuci abbia mai messo in piedi con il Cavaliere.
Eccolo servito da Travaglio che parla dei due tre grossi accordi sottobanco che hanno ridato linfa vitale a Berlusconi e hanno invece sotterrato le speranze della sinistra italiana di risorgere mettendo definitivamente fuorigioco ( politico ) l'attuale Presidente del Consiglio.
Tre sono gli accordi allettanti per Berlusconi:
-Salvarete 4
-Infischiamento della sentenza della Corte suprema
-Bicamerale ed eleggibilità di Berlusconi
1)Il primo riguarda Rete 4, la quale rete fu ritenuto dovesse lasciare il posto ad altre frequenze per garantire il pluralismo mediatico.
Violante stesso ammise che di fece in modo di non considerare la sentenza della Corte Costituzionale per andare incontro a BErlusconi e non togliergli la terza rete.
2)Berlusconi ha il problema del referendum del '95 sulle televisioni. Spinge sulle sue televisioni a votare no ( chiaramente ) , mentre il centro-sinistra, bello illuso, tende a credere che ci potrà essere un accordo bi-partisan con Berlusconi.
Manco a dirlo non succede . Berlusconi vince il referendum avendo propagandato solo lui, e a quel punto d'Alema richiama l'invulnerabilità della volontà popolare. Bell'affare.
3)Terzo inciucio la proroga sine die di Rete 4. Di nuovo non viene rispettato l'appello della Corte Costituzionale ( che tra l'altro rappresenterebbe un ordine ) ma viene fatta una leggina in cui si vuole attendere un "congruo sviluppo economico" per intervenire sulle televisioni.
Follie.
In breve, quando vi chiederanno perchè d'Alema può ritenersi un resuscitatore di Berlusconi, queste sono alcune delle risposte.
Ri-Passaparola.
Immagine tratta da http://www.altroquotidiano.it e fotomontata da fratellipolemici.
domenica 27 dicembre 2009
Servizi bancari e notizie economiche Art. 17
SCUDO FISCALE: BRINDANO I BANCHIERI FACENDO FESTA ALLA MANNA STRAORDINARIA DI ALMENO 1 MILIARDO DI EURO DI COMMISSIONI,PERDONO I CONTRIBUENTI ONESTI E LE CORRETTE REGOLE DELLA LEGALITA’;
GUADAGNANO FACCENDIERI, RICICLATORI,MALAVITOSI E SOPRATTUTTO LE BANCHE.
Lo scudo fiscale- ha detto oggi il ministro della “fars action” Renato Brunetta- è stata una buona cosa, un'operazione a segno assolutamente positivo. Se verrà confermato il rientro di 100 miliardi e più di rientri,abbiamo un gettito 5-6 mld che servirà per tante cose buone.
Dal terzo scudo fiscale, la peggiore norma di riciclaggio di Stato mai ideata prima dal ministro dell’Economia Tremonti per offrire un salvacondotto a faccendieri,malavitosi, contrabbandieri e criminali,che in forma anonima ed in deroga alla normativa antiriciclaggio, possono sbiancare i capitali frutto di illeciti nella grande lavanderia statale, non guadagnano solo i trafficanti, evasori e tributaristi, che in alcuni casi hanno consigliato di costituire provviste estere ad hoc per aderire allo scudo ed essere immunizzati per i prossimi 5 anni,ma soprattutto le banche,che con commissioni onerose,potranno festeggiare con ulteriori guadagni.
Se infatti lo scudo fiscale sta diventando (e non poteva essere altrimenti con le normative vantaggiosissime a misura di evasori che derogano dalle segnalazioni antiriciclaggio e garantiscono l’immunità mediante l’anonimato) un buon affare per l’erario, che incasserà almeno 5 miliardi di euro sui 100 miliardi di fondi scudati, sarà un ulteriore business per le banche che potranno incamerare almeno 1 miliardo di euro di commissioni applicate pari ad una forbice che va dall’1 fino al 2,5 per cento.
Se il consigliere delegato Passera ha indicato per Banca Intesa «una cifra di riferimento intorno a 10 miliardi», precisando però che «nei numeri dello scudo a livello di sistema una parte importante riguarda il rimpatrio giuridico» ed Unicredit parla di capitali raccolti per 4,5 miliardi di euro; per Monte Paschi di Siena i capitali rientrati sono «oltre 2 miliardi e i clienti che hanno aderito sono oltre 4.150, di cui oltre il 27% è rappresentato da nuova clientela»; 2,4 miliardi sono stati raccolti dal Banco Popolare; 2 miliardi da Ubi Banca e 1,5 miliardi da Banca Esperia, 1,4 miliardi da Banca Sella e 1,1 miliardi da Credem ed Euromobiliare.
Altri importanti risultati sono stati raggiunti anche dalle boutique finanziarie come Banca Generali (2,1 miliardi), Azimut (1 miliardo), Banca Intermobiliare a quota 850 milioni e Banca Leonardo a 800 milioni. Tra le banche straniere in Italia Deutsche Bank ha rimpatriato importi intorno ai 2 miliardi confermando il target che il gruppo si era posto, mentre Banca Mediolanum ed altre importantissime banche estere e regionali (popolari e casse rurali),che pur non hanno comunicato gli importi scudati,restano in attesa della seconda fase dell’amnistia fiscale, che inizierà il primo gennaio e finirà il 30 aprile 2010.
I banchieri,con le salate commissioni che variano da un minimo dell’1% fino al 2,5% per i trasferimenti dei fondi esteri e che non risultano scontate, festeggeranno la vera e propria manna per i bilanci delle banche, Unicredit ed Intesa San Paolo in testa, che potranno incassare ottimi profitti netti pari ad almeno 1 miliardo di euro, consolidando perfino un rapporto di ulteriore fidelizzazione con i titolari dei capitali scudati, con le deroghe alle norme antiriciclaggio,le cui segnalazioni già in tempi normali sono ridotte al minimo indispensabile.
Se banche,evasori e criminali possono brindare allo scudo di Tremonti, i contribuenti onesti e le piccole e medie imprese in regola con il fisco, che hanno versato una pressione fiscale più elevata per coprire il gettito per conto dei disonesti, sono arrabbiati per un condono tombale che incita all’evasione fiscale.
mercoledì 23 dicembre 2009
Sudamerica es pasion - Art. 7
Ecco un articolo sulla Colombia pubblicato da Peacereporter e scritto da Stella Spinelli, che ha pubblicato un ottimo reportage sulla vita dei guerriglieri delle FARC.
http://it.peacereporter.net/articolo/13358/Colombia%2cC+alla+sorgente+della+rivolta
Buona lettura!
E ne approfitto per augurare buone feste a tutti!
lunedì 21 dicembre 2009
Video della settimana precedente 14.12.09-20.12.09
DESCRIZIONE VIDEO:
Intervista doppia sul futuro dei giovani italiani.
domenica 20 dicembre 2009
Il Pianto ed il Riso - art. 15
Appuntamenti della settimana 21.12.09-27.12.09
Lunedì 21
- "Video della settimana precedente", scelto da Alain
- "Questioni migranti", a cura di Gloria
- "Passaparola" in diretta con Marco Travaglio, ore 14:00
Martedì 22
- "Ri-Passaparola", a cura di Franck
Mercoledì 23
- "Missione Pianeta Verde", a cura di Alain
- "Sudamerica es pasion", a cura di Valeria
Giovedì 24
- "Filo diretto con i giovani", a cura di ForumGiovaniVr
Venerdì 25
- "Pensare globale, Agire locale", a cura di Alain
Sabato 26
- "Giornalismo alla sbarra", a cura di Franck
- "Servizi bancari e notizie economiche", a cura di Massimo
Domenica 27
- "Il Pianto ed il Riso", a cura di Daniele
- "Appuntamenti della settimana 28.12.09-03.12.09", a cura di Alain
Ri-Passaparola - Art.24
Il partito dell'amore e della fratellanza. Ma questa non è politica.
Chiaramente l'ultimo Passaparola di Travaglio riguarda l'attentato ai danni del Cavaliere.
I punti fondamentali sono:
- Ritratto dell'accaduto e censura totale e incondizionata;
-Ritratto di Massimo Tartaglia;
-Ritratto di Silvio Berlusconi;
-Ritratto della sicurezza e della sua sostanziale inefficienza;
1) L'accaduto è da censurare. Lo dice Travaglio senza mezzi termini. Ma ogni persona ragionevole avrebbe già dovuto assimilare che la nozione di non violenza non è opinabile ma di per sé assoluta.
Il gesto è da condannare. Non è di certo l'eliminazione fisica o la "rovina" estetica l'obbiettivo di una seria opposizione.E', piuttosto, un'opposizione contro i fatti che quotidianamente certificano il passato poco edificante del nostro presidente del Consiglio.
2) Massimo Tartaglia è uno squilibrato, non uno stupido. E' paranoico. Riguardo alla sua paranoia, riprendo volentieri quella che è stata l'analisi prettamente psicoanalitica del personaggio, identificato come paranoico, quindi ossessionato da un oggetto o una persona che rappresenta il suo unico continuo persecutore. L'eliminazione di questa persecuzione genera sollievo e piacere nel paranoico.
Le persone carismatiche suscitano naturali sentimenti di odio e amore.
Questo odio o amore va ad impattarsi con personaggi come Tartaglia che reagiscono in maniera brutale a queste influenze.
Non si sta di certo dicendo che Berlusconi se lo è fatto da solo. Si sta mirando ad un'interpretazione di tipo profondamente psicologica.
3) Berlusconi, in tutto questo, non è di certo il primo arrivato. Nei suoi anni di imprenditoria prima e di militanza politica poi, non si è certamente mai tirato indietro negli insulti multilivelli e diffusi a varie e numerose istituzioni dello Stato, nonché verso i giornalisti e verso la magistratura.
Se è vero che in una logica distorta della realtà giornalisti come Scalfari , Santoro o Travaglio abbiano "fomentato", bisogna rammentare che la condotta di Berlusconi è stata per anni denigratoria e infamante verso tantissime persone.
4)La sicurezza privata del presidente non è stata all'altezza della situazione. Gli agenti della cerchia stretta non avevano lo sguardo dove dovevano averlo, e soprattutto quella scorta non è dello Stato ma privata di Berlusconi. Questo, quindi, decide cosa fare e conduce il caposcorta nelle scelte.
Quando Berlusconi viene colpito, è compito del capo-scorta decidere cosa fare .
La procedura è di andare subito via per evitare eventuali secondi attentati.
Invece Berlusconi è voluto uscire per rassicurare, cancellando di fatto le normali procedure.
L'analisi di ogni avvenimento va sempre fatta con occhio ponderato e multilaterale.
Ri-Passaparola
Immagine tratta da http://www.unsitoacaso.com e fotomontata da fratellipolemici.
sabato 19 dicembre 2009
Servizi bancari e notizie economiche Art. 16
Gdf: 30 mld non dichiarati,1.400 indagini capitali estero
La Guardia di Finanza sta sviluppando 1.400 filoni di indagine nei confronti di detentori di capitale all'estero non dichiarati. Lo hanno reso noto oggi le Fiamme Gialle in occasione della presentazione del rapporto annuale, da cui emerge che quest'anno sono stati scoperti redditi non dichiarati per 30 miliardi di euro. Intervenendo alla cerimonia di questa mattina a Roma, il generale Giuseppe Vicanolo ha spiegato che gli interessi degli evasori italiani all'estero hanno una "concentrazione significativa in Svizzera (31%), Lussemburgo (16%), Repubblica di San Marino (6%) ed Uruguay (5%)".Facendo il bilancio dell'attività 2009, Vicanolo ha aggiunto che il contrasto all'evasione internazionale "ha portato alla scoperta di 5,4 miliardi di euro di redditi sottratti a tassazione (+6,4%) attraverso esterovestizioni della residenza di persone fisiche e società, triangolazioni con Paesi off shore e casi di omesse dichiarazioni di capitali detenuti all'estero".Secondo i dati forniti dalla Gdf, nei primi 11 mesi del 2009 i finanzieri hanno scoperto redditi non dichiarati per 30,05 miliardi di euro e 5,47 miliardi di Iva evasa. Si tratta dei risultati più alti mai registrati nella lotta all'evasione fiscale, come ha sottolineato Vicanolo illustrando il rapporto 2009 alla presenza del comandante generale Cosimo D'Arrigo. Dal 1 gennaio al 30 novembre, la Gdf ha inoltre scoperto 6.715 evasori totali (+4,7%): "In linea generale, i settori economici più incisi dalla presenza di evasori totali sono il commercio all'ingrosso e al dettaglio (1.783 casi), l'edilizia (1.571), il comparto immobiliare (780) e le attività manifatturiere (675)", ha spiegato Vicanolo.
MAFIA, SEQUESTRI PER QUASI 2 MILIARDI
Sul fronte della lotta alla mafia, quest'anno sono stati sequestrati beni per la cifra record di 1,8 miliardi di euro (nel 2008 il controvalore fu di 1,6 miliardi), mentre le confische sono raddoppiate rispetto al 2008 (761 beni per 757 milioni di euro, contro 388 beni per un controvalore di 370 milioni nel 2008), raggiungendo il picco più alto dell'ultimo decennio.
I soggetti indagati, tra persone fisiche e società, sono 5.279, a fronte dei 1.607 del 2008.
Per quanto riguarda la lotta al terrorismo, le persone denunciate per attività di finanziamento in questi 11 mesi sono state 397 contro le 214 del 2008, con le agenzie di money transfer che continuano ad essere nel mirino.
Sul piano della criminalità economica, l'attività di contrasto "ha comportato la denuncia all'Autorità giudiziaria di 5.100 indagati per reati di riciclaggio, usura, falsificazione dei mezzi di pagamento e reati bancari e finanziari, di cui 465 tratti in arresto, nonché parallelamente di intercettare e sequestrare profitti illeciti per 2,9 miliardi di euro", ha spiegato Vicanolo.
REDDITOMETRO, IN ARRIVO 50MILA CONTROLLI
Il comandante D'Arrigo ha annunciato a breve 50mila controlli con il cosiddetto redditometro, il sistema di accertamento che si basa sulla verifica della conformità tra dichiarazioni dei redditi e possesso di beni di lusso.
"L'ancoraggio dei controlli alle prospettive di recupero effettivo dell'evasione sarà rafforzato dall'effettuazione di 50mila controlli sugli indici di capacità contributiva, ossia sul possesso e sull'utilizzo di beni di lusso (autovetture e natanti da diporto, ville ed appartamenti, terreni e strumenti finanziari) di valore sproporzionato al rispetto dei redditi dichiarati", ha spiegato D'Arrigo.
E' cresciuto, nel 2009, il totale delle violazioni fiscali accertate: 8.860 contro le 7.866 del 2008. I soggetti denunciati nei primi 11 mesi dell'anno sono 9.517 (7.389 nel 2008) di cui 114 tratti in arresto (103).
Per quanto riguarda il lavoro sommerso, i finanzieri hanno scoperto 5.700 datori di lavoro che hanno impiegato 15.192 lavoratori in nero, contro i 16.612 di un anno fa, e 11.133 irregolari rispetto ai 14.497 del 2008.
Quest'anno le Fiamme Gialle si sono concentrate in modo particolare anche sulle frodi nell'ambito degli incentivi alle imprese. Al 30 novembre, i controlli sono stati 1.265 contro i 353 del 2008, e le persone denunciate 5.579 rispetto alle 310 dell'anno scorso. In calo, comunque, l'ammontare dei finanziamenti nazionali e locali indebitamente percepiti o richiesti, che risulta di 228 milioni di euro contro i 354 del 2008.
Risultano poi in calo le frodi comunitarie: nel 2009 le Fiamme Gialle hanno accertato che sono stati indebitamente percepiti o richiesti aiuti per 315 milioni di euro, contro i 583 milioni del 2008.
85 MILIONI I PRODOTTI SEQUESTRATI
Sono 85 milioni i prodotti sequestrati nell'ambito della lotta alla contraffazione e dell'attività a tutela della sicurezza del mercato e del "made in Italy".
In questi 11 mesi le Fiamme Gialle hanno sequestrato 84 milioni 993.614 prodotti contro i 65 milioni 301.919 del 2008.
Se sul fronte della contraffazione i sequestri sono calati quest'anno (51 milioni circa contro i 57,6 del 2008), risultano in forte crescita i sequestri legati alla sicurezza dei prodotti (21 milioni 166.868 contro i 4 milioni 720.431 del 2008) e quelli a tutela del "made in Italy" (12 milioni 768.424 contro 2 milioni 947.767).
"La crisi economica ha comportato l'aumento dei rischi di espansione dei traffici di merci contraffatte, per cui i reparti hanno rilanciato la strategia investigativa tesa a colpire le organizzazioni criminali a monte, pervenendo alla denuncia di 296 affiliati a vere e proprie associazioni per delinquere (+76% sul 2008)".
lunedì 14 dicembre 2009
Giornalismo alla sbarra - Art.20
Dopo il misfatto avvenuto intorno alle sei di questo freddo pomeriggio invernale, sta cadendo la pioggia delle peggio strumentalizzazioni, accompagnate dalle solite campagne di confusione e di utilizzo scorretto dei fatti.
L'uomo che ha commesso la sciocchezza sia giudicato severamente in base a ciò che gli riserva la legge.
Da qui poco altro c'è da dire. Non c'entra né l'allusione infelice di Cicchitto il quale, in serata, ha teorizzato le negative influenze di Di Pietro e Annozero dietro a queste nefandezze. Non c'entrano le proteste dei giorni precedenti sulle stragi di Piazza Fontana da parte dei ragazzi di Rifondazione e Comunisti italiani. Non c'entra la contestazione fatta a Formigoni.
E' naturale che le soglie, proprio in questo momento, si sottilizzino quasi diventando impercettibili, lasciando il serio dubbio che il minestrone di tendenze possa poi partorire gli avvenimenti di questa sera.
Qui entra in gioco la chiarezza di idee, la lucidità nell'affrontare l'ennesima arma che personaggi idioti hanno consegnato alla destra per marciare ancora su manifestazioni ideologiche atte a travisare il significato del caldo periodo politico di questi mesi.
Dissociarsi da atti di tale inutilità e continuare ad appoggiare la razionalità e la serenità di valutazione, cercando di comprendere sempre dove siano i limiti.
Saranno particolarmente ruggenti i difensori dei teppisti di estrema destra che , ad esempio qui a Verona, si sono macchiati di tremendi pestaggi e di quell'infausta uccisione a Nicola Tommasoli.
Da menti , come si diceva, lucide, la valutazione deve essere presa sul credo politico delle varie parti.
Ammesso e non concesso che lo squilibrato di questa sera sia manifesto sostenitore di Di Pietro e Santoro, non è di certo causa di Santoro se questo tale abbia deciso di usare la violenza per esprimersi. Anche perchè Santoro e Di Pietro non hanno mai ammesso violenza come metodo per "sanare" il Parlamento.
Assodato , invece, nell'altro caso che gli uccisori di Tommasoli fossero aderenti al movimento di estrema destra fascista quale Forza Nuova e fossero accesi tifosi dell'Hellas Verona, squadra tipicamente schierata politicamente, i loro gesti sono perfettamente concordi con quello che è il loro metodo di azione.
Ricordiamoci i primi fasci di combattimento, che scendevano negli anni 20 nelle campagne a smembrare sedi popolari e a difendere gli agricoltori, cercando di eliminare più "rossi" possibili.
Si faccia quindi molta attenzione a confondere atti e ideologie. Sono errori che costano vite e scatenano guerre.
sabato 12 dicembre 2009
Servizi bancari e notizie economiche Art. 15
3 Dicembre 2009 ore 10.30 presso l’ Associazione Centofiori via Goito 35/b Roma
Il 12 novembre 2009 è una data storica: quattordici paesi dell’Unione Europea hanno dato vita ad una nuova associazione dei Consumatori Europei.
Si tratta di ECU, European Consumers Union, nata dai lavori delWorkshop “Crisi globale e consumatori: nuovi strumenti di tutela” organizzato da Federconsumatori Nazionale nell’ambito del programma europeo di formazione per adulti Grundtvig.
“Da tempo si sentiva l’esigenza di una vera associazione sociale, sganciata dalle imprese e completamente autonoma – ha dichiarato Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori - “In Europa, al momento, esisteva solo il Beuc che, sotto le mentite spoglie di un’associazione, cela una multinazionale di editori”.
Hanno firmato l’atto costitutivo di ECU, European Consumers Union, tutti i rappresentanti delegati delle associazioni europee di Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria.
“Adesso bisogna lavorare su sedi, mezzi e risorse – ha dichiarato Diego Calabrese Direttore Generale della nuova associazione e vice Presidente di Federconsumatori. - Le finalità della nuova associazione sono ambiziose e il lavoro sarà molto. In primo luogo vogliamo una direttiva sulla Class Action europea per evitare bolle speculative che si manifestano nei mercati. Inoltre, nostri obiettivi sono risolvere la questione alimentare a livello europeo,definire una nuova direttiva sul credito al consumo, stabilire una politica per il consumo consapevole, rispettosa dell’ambiente e delle future generazioni “. Obiettivo è rompere il monopolio dell’unica voce dei consumatori all’interno dell’Unione Europea, che non rappresenta la maggioranza delle associazioni” – ha sottolineato Bozèna Stasènkova la Neo-Presidente slovacca di ECU. “La grande novità di Ecu è che rappresenta i piccoli e i grandi paesi europei, il cui equilibrio è garantito dalla composizione del comitato direttivo. Il riferimento principale della nostra azione saranno i Parlamentari europei, con l’intento di trasformare in politiche concrete le azioni della nuova associazione “.Azioni ed intenti che sono stati illustrati all’interno della Conferenza Stampa di presentazione di ECU che si e’ tenuta in data giovedì 3 dicembre a Roma presso l’Associazione Centofiori Via Goito, 35b.
Ri-Passaparola - Art.23
Travaglio rimane nell'ambito trattative Stato-Mafia, perchè continuano ad arrivare novità.
O meglio, novità per chi non spulcia le sentenze, una su tutte quella di Dell'Utri già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
Infatti , in quel processo Marcello Dell'utri viene condannato senza nemmeno aver bisogno delle sempre opinabili e dubbie dichiarazioni dei pentiti o presunti tali.
Appuntamenti sulle sue agende, "regali" fatti a lui e alla Fininvest. Questo ed altro vanno a giustificare senza bisogno di dichiarazioni sinistre la colpevolezza del siciliano braccio destro di Berlusconi.
C'è poi l'importantissima dichiarazione di Francesco Di Carlo, primo mafioso che è stato testimone oculare di un incontro tra Berlusconi i capi di Cosa Nostra.
Il tutto sarebbe avvenuto nel 74, quando in uffici della EdilNord o Publitalia si sarebbero incontrati Stefano Bontate, capo di Cosa Nostra, Mimmo Teresi, Tanino Cinnà , lo stesso Francesco Di Carlo e poi questo giovane imprenditore del Nord con un forte sostegno, un compaesano dei mafiosi, Marcello Dell'Utri.
Di Carlo racconta dettagliatamente l'incontro, racconta delle rassicurazioni di Bontate a Berlusconi riguardo alla sua sicurezza ( di li a poco verrà ingaggiato Mangano , non come stalliere, bensi come guardia del corpo di Berlusconi e dei suoi familiari nel segno della sua difesa mafiosa ). In cambio Berlusconi rappresentava il famoso "sfogo" al Nord delle operazioni mafiose di Cosa Nostra.
A garantire il regolare e continuo svolgimento di questo asse Palermo-Milano sarebbe stato Marcello Dell'Utri, il quale, alle parole di Bontate, sarebbe uomo molto vicino a loro mafiosi, e naturalmente stabile braccio destro del Cavaliere.
A confermare questa vicinanza del segretario di Berlusconi a questi mafiosi furono i saluti con tanto di bacio con Cinnà e gli altri, a significare un legame di fatto già consolidato.
Si stanno aprendo tantissimi spiragli, i quali prima era facilmente prevedibili ma non constatabili, mentre oggi stanno uscendo sempre più documenti, testimonianze e prove che tutto ciò avvenne proprio come si era creduto.
Ri-Passaparola.
Immagine tratta da http://attualizzando.files.wordpress.com e fotomontata da fratellipolemici.
mercoledì 9 dicembre 2009
Sudamerica es pasion 6
Gli exit poll dicono che Morales avrebbe anche ottenuto il controllo della Camera bassa del Parlamento e una maggioranza di due terzi al Senato, dove l'opposizione aveva cercato di bloccare alcune delle riforme nel corso del primo mandato.
Alle elezioni presidenziali del 2002, le prime alle quail si presentò, Morales ottenne attorno al 20% dei voti, subito dietro Gonzalo Sánchez de Lozada che divenne Presidente. Ciò nonostante questo risultato elettorale ebbe un forte impatto nel panorama politico boliviano. Alle successive elezioni presidenziali del 2005, Morales e il suo partito ottennero la maggioranza assoluta dei voti (attorno al 54%), che lo portò all'elezione diretta come Presidente della Repubblica.
Morales è il primo presidente indigeno ad essere eletto in un paese che oltre ad essere il più povero del Sudamerica, è formato da indigeni al 75%. La sua elezione nel 2005 rappresentò una vera e propria rivoluzione in politica interna: Morales decise di puntare sul nazionalismo e sull’indigenismo, conferendo un carattere unitario allo Stato grazie al riconoscimento di tutte e 36 le nazionalità che formano il popolo boliviano.
Morales è enormemente popolare tra la maggioranza india, la quale ha anche dato il proprio sostegno alla riforma costituzionale che quest'anno gli ha consentito di presentarsi per un secondo mandato. Il presidente, leader del Movimento al socialismo (Mas), chiama la sua politica in Bolivia una ‘rivoluzione permanete’, attenta a creare una ‘nueva Bolivia’, con un apparato di integrazione culturale, ritenuto necessario per il funzionamento del paese.
Nonostante l’ottima politica sociale interna, si ha l’impressione che Morales si concentri troppo poco sull’economia, che avrebbe bisogno di una spinta. Oltretutto, il suo appoggio a Chavez (presidente del Venezuela) è notevolmente contestato dall’Europa e dagli USA.
martedì 8 dicembre 2009
Appuntamenti della settimana 07.12.09-13.12.09
Lunedì 07
- "Video della settimana precedente", scelto da Franck
- "Passaparola" in diretta con Marco Travaglio, ore 14:00
Martedì 08
- "Ri-Passaparola", a cura di Franck
Mercoledì 09
- "Sudamerica es pasion", a cura di Valeria
Giovedì 10
- "Filo diretto con i giovani", a cura di ForumGiovaniVr
Venerdì 11
Sabato 12
- "Giornalismo alla sbarra", a cura di Franck
- "Servizi bancari e notizie economiche", a cura di Massimo
Domenica 13
- "Il Pianto ed il Riso", a cura di Daniele
- "Appuntamenti della settimana 14.12.09-20.12.09", a cura di Alain
domenica 6 dicembre 2009
Il Pianto ed il Riso – art. 14
DELL'ARCOBALENO", ossia una cena "direttamente proporzionale".
attribuito una nazionalità e la rispettiva collocazione nel primo, secondo o
terzo mondo.
ricco in base al proprio paese. Ogni aspetto della cena, dal tipo delle posate,
dei bicchieri, alle bevande e alla quantità di cibo era proporzionale alla
propria condizione economica.
interrogativi sulla giustizia sociale. Un plauso dunque a questi giovani e alla
loro voglia di mostrare i molti aspetti dell'integrazione.
giovedì 3 dicembre 2009
Ri-Passaparola - Art.22
Novita' sul fronte Mafia. Tutt'altro che impalpabili e tutt'altro che marginali.
Stanno parlando i pentiti che, come ben ci dice Travaglio, non sono ne' una figura che esiste a priori e nemmeno ricoprono una funzione di facile controllo.
Nella loro prassi di avvicinamento alla giustizia, la quale rappresenta il loro odio maggiore, centellinano le dichiarazioni, cercando di capire quanto i magistrati possanno essere realmente collaborativi e , quindi, a loro appannaggio.
Sta parlando soprattutto Gaspare Spatuzza, il quale racconta delle trattative che ci sarebbero state tra i fratelli Graviano del clan Brancaccio e Berlusconi e Dell'Utri. Non ha visto con i propri occhi questi ipotetici incontri, ma sarebbero stati i fratelli a dargliene conferma.
Ha visto , pero', Schifani incontrarsi con i due.
A rafforzare la tesi di Spatuzza intervengono i movimenti intrapresi dai Graviano , i quali nei primi anni Novanta si stabilizzarono a Milano e in estate, durante le stragi, costeggiavano i mari sardi, non lontano da una casa a noi abbastanza conosciuta, quella del Presidente del Consiglio.
Ancora , i Graviano e Spatuzza si incontrarono un giorno nel 1994 e i primi annunciarono al secondo che le trattative erano a buon punto e che avevano in mano lo Stato.
Inoltre, i loro obbiettivi rappresentavano oramai , piu' che un miraggio, una solida prospettiva.
Quando poi Berlusconi ascese al governo e vinse usufruendo di moltissimi voti al Sud, Spatuzza non ebbe molti dubbi su chi fosse l'interlocutore dello Stato che stava collaborando.
Infine, sempre i fratelli Graviano si stanno spazientendo, a quanto pare. Starebbero attendendo novita' sul fronte giudiziario ( 41bis) e, se non arrivassero notizie positive, potrebbero mettersi a parlare pure loro, cosa che sarebbe di assoluto rilievo, poiche' avrebbero la possibilita' di "sparare cartucce", ad esempio mostrando loro investimenti nella Fininvest.
Per ultimo, Massimo Ciancimino sta facendo rientrare un libro che stava presumibilmente scrivendo suo padre negli anni 70-80 , nei quali sarebbero racchiusi interessanti documenti che potrebbero riguardare i soldi oscuri giunti nelle casse FIninvest ai tempi.
Vivere per scoprire, provare per credere.
Ri-Passaparola.
mercoledì 2 dicembre 2009
Sudamerica es pasion 5
Oggi ho deciso di rimanere in Colombia e di approfondire un tema già affrontato in post passati, quello dei falsi positivi.
Quello che ripropongo è un articolo di Guido Piccoli, del 17 giugno 2009, pubblicato su prensarural.org, un sito aggiornato quotidianamente sulla situazione socio-politica colombiana.
Assassinati quasi duemila giovani fatti passare per guerriglieri
La magistratura colombiana ha dichiarato che i militari attualmente sotto inchiesta per le esecuzioni extragiudiziale sono accusati anche di traffico di esseri umani, per aver organizzato la ricerca di giovani attirati con l’inganno, ossia la promessa di un posto di lavoro, e che successivamente sono stati trucidati e mostrati come guerriglieri uccisi in combattimento.
Il magistrato Alberto Vargas, che ha dichiarato che diversi militari hanno pagato l’equivalente di 88 dollari per ogni morto presentato come guerrigliero, ha ottenuto la testimonianza di un uomo, Alexander Carretero, che aveva la funzione di reclutatore di giovani di umili origini della provincia di Soacha, offrendo falsi lavori a disoccupati per portarli in una zona al nord est del paese e consegnarli ai militari.
Questi casi, eufemisticamente chiamati “falsi positivi” dalla stampa colombiana, sono stati denunciati da diversi anni nel paese, ma hanno iniziato a richiamare l’attenzione dei media solo a partire dal settembre scorso, quando si è scoperto che una ventina di giovani che erano scomparsi all’inizio del 2008 erano sepolti in una fossa comune vicino alla frontiera col Venezuela.
Le inchieste della magistratura hanno verificato l’esistenza di una vera e propria rete dedicata al reclutamento di persone appartenente alle classi più povere, successivamente consegnate ai militari che li uccidono barbaramente per ottenere riconoscimenti dai superiori, premi in denaro o giorni di licenza.
Su richiesta del magistrato, un giudice di Soacha ha ratificato un ordine di detenzione contro sei militari per associazione a delinquere, omicidio, sequestro e falso.
Nella prima udienza si è trattato il caso di Fair Leonardo Porras, un giovane analfabeta e con problemi psicomotori, che è stato trovato morto con una pistola nella mano destra, dopo un presunto scontro con i militari; al processo si è dimostrato che il giovane era mancino.
In questo ed altri processi relativi a questi veri e propri casi di terrorismo di Stato, è stato anche appurato che le armi collocate artificiosamente nelle mani dei giovani assassinati erano state comprate precedentemente dagli stessi militari implicati.
Le forze armate colombiane sono corrotte fino al midollo, e il primo corrotto e corruttore è il loro capo, il presidente Álvaro Uribe, che dice di voler garantire la sicurezza dei colombiani fallendo miseramente il suo compito, nonostante le fanfare dei media oligarchici facciano di tutto per nascondere la sua inettitudine e la persistente violazione dei diritti umani, l’unico concreto risultato di questo governo servo delle multinazionali e degli Stati Uniti.
La linea di difesa che il presidente pervicacemente mantiene è: le ONG pagano avvocati per montare false accuse di violazioni dei diritti umani, e chi mi accusa è complice dei terroristi; dunque, oltre alle ONG anche la magistratura è contigua alle organizzazioni guerrigliere del paese! Un discorso già sentito, questo, anche in Italia, che può essere ripetuto all’infinito grazie alla complicità dei media, ma che non cancella la verità: in Colombia il governo pratica il terrorismo di Stato per compiacere Washington e le multinazionali, ed uccide civili innocenti con la scusa della “guerra al terrorismo”!
martedì 1 dicembre 2009
Video della settimana precedente 23.11.09-29.11.09
Descrizione Video:
Il razzismo, secondo Ascanio Celestini.