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sabato 23 gennaio 2010

Servizi bancari e notizie economiche Art. 21

SCANDALO NOVARTIS, ENNESIMA CONFERMA DEL MOSTRUOSO GROVIGLIO DI INTERESSI CHE RUOTANO INTORNO ALLA SANITÀ



C'è un uomo che ha trascorso un brutto weekend. Si chiama Fabrizio Oleari, è nato a Mantova 60 anni fa e ha sempre avuto le mani in pasta nella Sanità dove fin dal 1978 ha cominciato a operare presso l'università di Milano come specialista in malattie infettive. La sua carriera lo ha portato nel corso degli anni a ricoprire vari incarichi presso aziende per i servizi sanitari e al ministero della Salute dove à sbarcato nel 1997.
Qui si è sempre mosso sul fronte della prevenzione sanitaria ed è lui l'uomo che il 21 agosto dell'anno scorso ha firmato il contratto di acquisto dei vaccini contro la pandemia. La sua firma appare in calce al documento di 11 pagine insieme a quella di Francesco Gulli, un manager che ha studiato al Politecnico di Milano e all'università di Pisa ed è diventato amministratore delegato di Novartis Vaccines.
Sono loro i due personaggi sui quali si sono accesi i riflettori per lo scandaloso contratto tra il ministero del Welfare e la multinazionale svizzera. Adesso le pagine di quel contratto per il quale Novartis ha incassato 184 milioni di euro girano sui siti internet, ma ci sono voluti parecchi mesi prima che qualcuno si accorgesse della mostruosa forzatura prevista nell'accordo segreto.
Anche Dagospia aveva richiamato l'articolo apparso il 5 gennaio sul sito www.lavoce.info in cui la professoressa sarda Nerina Dirindin faceva a pezzi il comportamento incredibile del ministero che in nome dell'emergenza terroristica ha affidato senza gara il "pacco" alla Novartis. Un pacco che, oltre ad essere una bufala è pieno di soldi, e sembra destinato a esplodere come il "caso dell'anno".
È l'ennesima conferma del mostruoso groviglio di interessi che ruotano intorno alla Sanità, il pozzo nero dove si ritrovano le vergini baresi di Tarantini e riappaiono i fantasmi di Francesco De Lorenzo ( l’ ex ministro della Salute ) e lady Poggiolini.
Qualcuno comincia a chiamare in causa le responsabilità politiche del ministro Sacconi, uno degli esponenti insieme a Frattini e Brunetta ha lacrimato sulla tomba di Hammamet. E c'è anche chi in modo malizioso collega il politico con la sua compagna di vita, Enrica Giorgetti, la donna che ha cominciato a sgambettare in Montedison nell'82 poi ha lavorato in Confindustria e in Autostrade fino a diventare nel luglio di quattro anni fa direttore generale di Farmindustria.
Non saranno loro i capri espiatori di questa bufala che ha eccitato i magistrati della Corte dei Conti. C'è da scommettere che nei prossimi giorni sarà fatto un taglio netto tra le responsabilità politiche e quelle tecniche dove in prima linea si trova il direttore generale del ministero Fabrizio Oleari.

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